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Difficoltà delle escursioni
Per potersi divertire camminando è necessario che ognuno scelga il percorso più adatto alle proprie capacità e alla propria esperienza. Vi sarà capitato più di una volta d’incappare in descrizioni di escursioni dove veniva definito il livello di difficoltà con delle lettere .
Si tratta del sistema internazionale, promosso dall’associazione internazionale delle Guide Alpine, per definire la scala delle difficoltà escursionistiche.
Eccovi l' elenco dei vari livelli di difficoltà:
T – Turistico
Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti che non pongono incertezze o problemi di orientamento.Si svolgono di solito sotto i 2000 metri.
Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica. Normalmente il dislivello è inferiore ai 500m.E’ l’ideale per chi comincia, per chi vuole fare una semplice scampagnata e per i bambini .
E – Escursionistico
In questo tipo di percorsi i sentieri sono ben segnati e non vi sono tratti esposti, i dislivelli e la lunghezza, però, possono essere consistenti ( tra i 500 e i 1000 metri).
Occorre avere una discreta preparazione fisica .Questo tipo di itinerari si svolge su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce su terreno vario (pascoli, pietraie, detriti), di solito con segnalazioni.
Possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli.
Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate.
Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati.
Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi ne impegnativi.Richiedono un certo senso d'orientamento, una certa conoscenza ed esperienza di ambiente alpino, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.
EE – Escursionisti Esperti
I sentieri potrebbero essere non segnati, possono esserci tratti esposti e innevati. Per affrontare queste escursioni sono necessarie capacità d’orientamento, un’ottima preparazione fisica ( i dislivelli superano i 1000 metri) e un’attitudine nell’affrontare le varie difficoltà che la montagna può riservare.Gli itinerari sono generalmente segnalati ma richiedono capacità di muoversi su terreni particolari ci si muove infatti su sentieri o tracce su terreno impervi e infidi (pendii ripidi, scivolosi di erba, misti di rocce ed erba, roccia, detriti).
Il terreno può essere vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc) con tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno).
Restano esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all'apparenza senza crepacci.
Questo tipo di escursioni necessitano di esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell'ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati.
Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l'uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbrago, ecc).
EEA – Escursionisti Esperti Attrezzati
Come gli EE ma con l’aggiunta di tratti attrezzati. Per affrontare questi percorsi bisogna, oltre ad avere i requisiti per affrontare un itinerario EE, essere adeguatamente attrezzati (piccozza,casco, ramponi, corda, imbragatura, ecc.).
Alcuni consigli utili
La montagna con la sua varietà di itinerari e di sentieri è sicuramente un patrimonio da scoprire e da vivere. Bisogna tuttavia ricordare che vivere la montagna comporta sempre e comunque qualche rischio,è opportuno quindi seguire alcuni consigli qualora ci si appresti a partire per un'escursione.
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